Innanzi tutto facciamo un elenco di tutti i nostri stressor: lo stress è dato da reazioni fisiologiche/comportamentali che ognuno mette in atto nei confronti di stimoli esterni chiamati “stressor” e considerati dannosi o minacciosi per il nostro “star bene”: il traffico, il capo ufficio, il collega, gli orari, gli altri, la famiglia, la moglie, il marito, i figli, il lavoro, ecc. Questo significa che, al di là dei normali stressor della quotidianità, e cioè i problemi, le complicazioni, gli imprevisti, le difficoltà in senso generale, il nostro elenco metterà a fuoco tutto ciò che noi riteniamo particolarmente stressante. Ma perché e come questi fattori sono stressanti per noi? Facciamo un esempio: se qualcuno soffre l’aria condizionata, appena arriverà in un ambiente climatizzato, comincerà a pensare “c’è l’aria condizionata! Io non sopporto l’aria condizionata! Che fastidio!” questa convinzione e questo continuo pensiero, aumenterà l’effetto negativo del fattore stressor, al punto che la persona si sentirà particolarmente a disagio. Oppure, se non sopportiamo di essere interrotti sul lavoro, ogni qualvolta qualcuno lo farà con una telefonata, con una richiesta o con un sms, pensando: “chi è che mi rompe le scatole!” aumenterà il nostro stress personale. E così vale per figure famigliari particolarmente invasive della nostra privacy: una mamma che chiede costantemente “cosa hai fatto? Dove sei andato? Cosa hai mangiato? Dove sei stato? Con chi? Perché? ecc.” sarà per noi un “fattore stressor” in quanto disturbante per la nostra libertà. Sì! Stiamo dicendo che lo stress viene favorito ed amplificato dalle condizioni che ognuno di noi crea interiormente in merito ai fattori condizionanti. Se non sopportiamo una persona, passeremo una serata tesa se alla cena c’è pure lei! Se certi tipi di amicizie sono per noi insopportabili o demotivanti, come ci troveremo in certe situazioni, il disagio creato dal nostro pregiudizio auto-indotto amplificherà tale stress. Ma questi sintomi stressogeni possono essere vissuti per la reale misura condizionante che portano in sé, invece di essere amplificati da nostri pensieri. Cosa fare dunque per ridurre l’azione condizionante che i fattori stressor hanno su di noi?
1) Innanzitutto dopo aver stilato l’elenco dei nostri stressor è bene affermare mentalmente che: “La situazione ci può stressare, ma anche no!” E quindi dare una possibilità alla nostra mente di scegliere se quell’evento, quel contesto, quel sintomo negativo possa avere un potere negativo sulla nostra persona, sul nostro stato d’animo oppure no! L’affermazione: “Fa niente! Passerà in fretta!” diventa particolarmente indispensabile in certe situazioni.
2) Se questo non è sufficiente, per ridurre la soglia stressogena, visualizziamo i nostri fattori stressor ad occhi aperti, riducendone la loro dimensione, rendendoli piuttosto piccoli; quindi provate a visualizzare il vostro capo ufficio che vi stressa, inizialmente a dimensioni normali, ma poi facendo un’azione di zoom, cominciate a rimpicciolire, rimpicciolire, rimpicciolire l’immagine fino a farlo diventare come un piccolo Big Jim o se donna a dimensione di una Barbie, con cui fantasiosamente giocarci. Facendo questo succede che a livello mentale la percezione di un fattore stressor esterno viene ridimensionato completamente a livello emotivo percettivo, riducendo così anche l’effetto negativo che può avere su di noi. Potete addirittura giocare mentalmente con queste piccole immagini/pupazzo facendo fare i movimenti che preferite, oppure perché no: fategli dei dispetti.
3) Terzo punto fare dei bei respiri lunghi e profondi, visualizzando quel sintomo negativo, quella situazione o quelle persone espirando, cioè soffiando fuori da noi lo “stressor” come ci accadrebbe, quando un peso che ci fa respirare in maniera un po’ costretta, quindi sospiriamo via il peso percepito dicendo: “Via da me!”. Esatto! È attivando nuove dinamiche mentali, movimenti bioenergetici, nuove visualizzazioni mentali e tecniche respiratorie che potremo ridurre particolari situazioni stresso gene e migliorare il nostro atteggiamento alleggerendoci di alcuni pesi. Chi fosse interessato a personalizzare questo processo alla propria vita personale, può contattarmi direttamente.
Steve Benedettini
Psicologo / Psicoterapeuta
Cell. 335 6140501